FAQ SOLARI - Guida completa

Tutto quello che c'è da sapere sulle protezioni solari

  1. Come si abbronza la pelle?

  2. Perché è importante proteggere la pelle dall’esposizione solare?

  3. Quali sono gli strumenti di difesa più efficaci a disposizione?

  4. Che cos’è il fototipo?

  5. Che differenze ci sono tra la pelle di un soggetto adulto e la pelle del neonate/bambino?

  6. Che cosa sono i raggi UV, luce blu e IR?

  7. I Solari EuPhidra sono testati?

  8. Che cosa vuol dire “water resistant” o “resistente all’acqua”?

  9. Come si applica correttamente la protezione solare?

  10. Quando bisogna applicare la crema solare?

  11. Quanto prodotto bisogna usare per una protezione efficace?

  12. Ogni quanto tempo bisogna riapplicare il solare?

  13. Cosa significa SPF/FPS e come funziona?

  14. La protezione solare impedisce l’abbronzatura?

  15. I solari impediscono la produzione di vitamina D?

  16. La crema viso con SPF protegge quanto una crema solare?

  17. Perché alcune creme solari macchiano i vestiti?

  18. Come posso rimuovere le macchie dai tessuti causate dai solari?

  19. Cosa fare se il solare mi causa allergie o irritazioni?

  20. Cosa significa "invisibile" su uno spray solare?

  21. Quali prodotti usare per i bambini piccoli?

  22. Ci sono solari senza profumo adatti ai bambini?

  23. I bambini possono usare le creme solari per adulti?

  24. Il solare applicato su mio figlio mi ha sciolto lo smalto unghie. È sicuro?

  25. Perchè la protezione viso che dovrebbe essere invisibile non lo è?

  26. I filtri della protezione solare spray 50+ dermopediatrico sono fisici o chimici?

  27. Cosa significa che la formula è 'dermopediatrica'?

  28. Qual è la differenza tra le referenze Latte Solare Dermopediatrico spf 50+ da 50ml e Latte Solare Dermopediatrico spf 50+ da 200ml?

  29. Posso utilizzare un solare aperto lo scorso anno?

  1. Come si abbronza la pelle?

L'abbronzatura è il risultato di un meccanismo di difesa attivato dalla pelle in risposta all'esposizione ai raggi ultravioletti (UV), in particolare quelli di tipo UVA e UVB. Quando la pelle viene irradiata dal sole, i melanociti — cellule specializzate presenti nello strato basale dell’epidermide — aumentano la produzione di melanina, un pigmento scuro che ha il compito di assorbire e disperdere parte delle radiazioni UV, proteggendo il DNA delle cellule cutanee da possibili danni.
La melanina, oltre a scurire la pelle, agisce anche come antiossidante contribuendo a neutralizzare i radicali liberi generati dall’esposizione solare. Questo processo rappresenta una forma di fotoprotezione naturale. Tuttavia, la quantità di melanina prodotta varia da persona a persona ed è determinata geneticamente: chi ha la pelle più chiara produce meno melanina ed è quindi più soggetto a scottature e danni da sole.
È fondamentale ricordare che l’abbronzatura non è un segno di salute, ma una risposta a un’aggressione. Un’eccessiva esposizione ai raggi UV può provocare danni cellulari, invecchiamento precoce della pelle e aumentare il rischio di sviluppare tumori cutanei, come il melanoma. Per questo motivo, è sempre consigliato esporsi al sole con cautela e usare adeguate protezioni solari.

 

  1. Perché è importante proteggere la pelle dall’esposizione solare?

Tra le numerose funzioni svolte dalla pelle c’è quella di proteggere l’organismo dai danni provocati dai raggi ultravioletti mediante specifiche cellule chiamate melanociti; nello specifico, tali danni, consistono anche nella formazione dei radicali liberi (ROS) che hanno come effetto diretto lo stress ossidativo a livello cellulare.

Le scottature solari, la fotodermatosi, il fotoinvecchiamento e la fotocancerogenesi rappresentano alcuni dei più importanti effetti avversi a seguito dell’esposizione solare. La forma di cancro più frequente a livello mondiale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è il cancro alla pelle.

Tra le raccomandazioni dell’OMS troviamo: evitare l’esposizione diretta della pelle al sole durante le ore di massima intensità solare e proteggere la cute indossando abiti a maniche lunghe, cappelli con visiera e altri indumenti che limitano il contatto diretto della pelle al sole.

 

  1. Quali sono gli strumenti di difesa più efficaci a disposizione?

I filtri UV hanno la capacità di proteggere la pelle dai raggi UVB e UVA, essi sono utilizzati all’interno dei prodotti solari come ad esempio spray, stick, creme e lozioni; il loro utilizzo è normato dal Regolamento (CE) 1223/2009 sui prodotti cosmetici.

I filtri UV si distinguono in filtri chimici (o organici) e in filtri fisici (o inorganici), i primi possiedono la capacità di assorbire le radiazioni e convertirli così da risultare meno dannosi sulla cute, mentre quelli fisici agiscono mediante un meccanismo di ‘’scattering’’ schermando e riflettendo la loro penetrazione a livello cutaneo. In realtà si tratta di una distinzione non esaustiva poiché «assorbimento, dispersione e riflessione» sono fenomeni di tipo fisico; ciò significa che tutti i filtri UV sono sostanze chimiche che agiscono mediante meccanismi d’azione legati alle loro proprietà fisiche.

Spesso i solari utilizzano una combinazione di entrambe le tipologie di filtri così da garantire un’efficacia ottimale ad ampio spettro.

 

  1. Che cos’è il fototipo?

La carnagione della pelle è tra i più importanti parametri per la determinazione della sensibilità ai raggi UV e del rischio di cancro della pelle. La scala di Fitzpatrick è una scala semi quantitativa composta da sei fototipi che descrive il colore della pelle per carnagione, livello di melanina, risposta infiammatoria ai raggi UV e rischio di cancro.

Consulta le indicazioni riportate sul retro dei nostri prodotti, ad ogni fototipo corrisponde una specifica tipologia di protezione. Ad esempio, il nostro latte solare SPF 50+ è indicato per un fototipo chiaro e molto chiaro e qualsiasi pelle sottoposta a radiazioni intense. Il nostro latte solare SPF 30 è indicato per soggetti con fototipo medio o scuro già abbronzato.

 

  1. Che differenze ci sono tra la pelle di un soggetto adulto e la pelle del neonate/bambino?

In un soggetto adulto la pelle, in normali condizioni fisiologiche, fornisce un naturale scudo contro le aggressioni esterne. Al contrario, quella del neonato e del bambino è ancora fragile poiché in fase di sviluppo: la cute di un neonato risulta essere molto più delicata, possiede pochi melanociti e lo strato corneo è più sottile.

Ecco il motivo per cui i ricercatori EuPhidra hanno messo a punto un nuovo sistema filtrante fotostabile specifico per questa categoria. La linea Dermopediatrica contiene un numero ed una concentrazione ridotta di filtri di ultima generazione che garantisce una protezione ottimale dai raggi UVB, UVA corti e lunghi. Inoltre l’accurata selezione degli ingredienti rendono la linea sicura ed ipoallergenica.

 

  1. Che cosa sono i raggi UV, luce blu e IR?

Le radiazioni elettromagnetiche che sono emanate dal sole si estendono su un ampio intervallo di lunghezze d’onda. La luce visibile, compresa tra 400 e 700 nm, la radiazione ultravioletta (UV), compresa tra 100 e 400 nm, e la radiazione infrarossa (IR), compresa tra 700 nm e 1 mm, sono le varie componenti della radiazione elettromagnetica prodotte dal sole che raggiungono la Terra.

La consapevolezza dell’importanza della luce visibile è sempre più diffusa, in particolare della luce blu ad alta intensità che è emessa anche dai dispositivi elettronici.

Alcune principali differenze tra i raggi UVA e UVB:

 

Caratteristiche dei raggi UVA:

Caratteristiche dei raggi UVB:

· costituiscono il 95% delle radiazioni UV che raggiungono la terra

· sono presenti e costanti tutto l’anno

· raggiungono il derma penetrando in profondità nella pelle

· attivano la maturazione della melanina preesistente ma non causano melanogenesi

· sono responsabili di danni a lungo termine, danni indiretti al DNA e dell’invecchiamento cutaneo fotoindotto, causato da prolungata ed eccessiva esposizione solare

· costituiscono il 5% delle radiazioni UV che raggiungono la terra è rappresentata dagli UVB

· sono più potenti rispetto agli UVA

· sono più abbondanti nei mesi estivi e nelle ore centrali della giornata

· raggiungono solo lo strato epidermico, dove sono in grado di attivare la produzione di nuova melanina da parte dei melanociti

· provocano scottature ed eritemi e

causano danni diretti al DNA

 

  1. I Solari EuPhidra sono testati?

La misurazione del SPF (Sun Protection Factor), anche chiamato indice di protezione solare, viene effettuata sulla base di un metodo standardizzato a livello internazionale. Vengono poi effettuati ulteriori test, tra cui il test di resistenza all’acqua del fattore di protezione solare.

A questi sono associati ulteriori test per confermare la tollerabilità cutanea quali patch test su cute normale o sensibile, tutte le formule solari Euphidra sono dermatologicamente testate presso laboratori esterni accreditati.

 

  1. Che cosa vuol dire “water resistant” o “resistente all’acqua”?

La dicitura riportata sulla confezione indica che la protezione dai raggi solari viene mantenuta anche in caso di contatto con l’acqua. Nello specifico, vengono condotti appositi test (in vivo o in vitro) in cui si misura il valore di SPF prima e dopo il trattamento in acqua. Se al termine il valore di SPF, su una scala da 0 a 100, rimane ≥ 50% allora il prodotto è ‘’water resistant’’.

In ogni caso il consiglio è sempre quello di rinnovare spesso l’applicazione del prodotto, soprattutto in caso di ripetuti bagni.

 

Uso corretto della protezione solare

  1. Come si applica correttamente la protezione solare?

La protezione solare va applicata su pelle asciutta e pulita, almeno 15-20 minuti prima dell'esposizione, avendo cura di applicare correttamente e aspettare che il prodotto si assorba completamente sulla cute. Va applicata su tutte le zone esposte, comprese quelle spesso dimenticate come orecchie, dorso del collo e delle mani, e piedi.

 

  1. Quando bisogna applicare la crema solare?

Idealmente prima di uscire, anche se il prodotto è efficace da subito. Applicarla in anticipo assicura una copertura uniforme e riduce il rischio di scottature nei primi minuti al sole (spesso ci si scotta lungo il tragitto verso la spiaggia o la piscina).

 

  1. Quanto prodotto bisogna usare per una protezione efficace?

Usa 2 mg/cm²: circa 2-3 cucchiai per un corpo adulto, e una striscia lunga un dito per il viso.

 

  1. Ogni quanto tempo bisogna riapplicare il solare?

Ogni 2 ore e sempre dopo il bagno, sudorazione intensa o l'uso dell’asciugamano.

 

Sicurezza ed efficacia

  1. Cosa significa SPF/FPS e come funziona?

Il fattore di protezione solare, o SPF/FPS, è un valore numerico che indica il valore di protezione offerto da un prodotto solare contro i raggi UV. Lo stesso è dato dal rapporto tra la MED di UVB sulla pelle protetta da un prodotto solare e la MED di UVB sulla stessa pelle non protetta, la MED (Minima Dose Eritematogena) è il parametro usato per valutare il grado di sensibilità della pelle; tale misura equivale alla minor quantità di raggi UVB in grado di produrre un eritema.

È possibile conoscere la percentuale con cui vengono filtrati i raggi UVB:

· SPF15: filtrazione intorno al 93%

· SPF30: filtrazione intorno al 97%

· SPF50: filtrazione intorno al 98%

· SPF 50+ filtrazione intorno al 99%

 

  1. La protezione solare impedisce l’abbronzatura?

No. L’abbronzatura è solo più lenta e sicura. La protezione solare scherma la pelle dagli effetti nocivi dei raggi UVB e UVA. Infatti, consente un'esposizione più prolungata al sole riducendo il rischio di scottature e favorendo un'abbronzatura più graduale.

Nessuna protezione solare blocca al 100% i raggi solari, nemmeno quelli con SPF 100, al massimo possono bloccare fino al 99%. Quindi una piccola quota di raggi UV arriverà comunque alla nostra pelle.

 

  1. I solari impediscono la produzione di vitamina D?

Studi scientifici dimostrano che l’utilizzo di solari non impatta sulla produzione di vitamina D. Se si ha carenza di Vitamina D è bene consultare il proprio medico.

 

  1. La crema viso con SPF protegge quanto una crema solare?

Solo se ha un’adeguata quantità di filtri e un buon bilanciamento UVA/UVB. Spesso le creme solari sono più efficaci poichè formulate ad hoc per proteggere la pelle dalle radiazioni solari.

Nell’arco di tutto l’anno si consiglia l’utilizzo di una protezione adeguata sul viso per contrastare l’insorgenza di macchie cutanee e meccanismi di invecchiamento precoce con l’insorgenza di rughe ad esempio.

 

Problemi comuni e soluzioni

  1. Perché alcune creme solari macchiano i vestiti?

I filtri solari, specialmente quelli UVA, possono reagire con i tessuti e lasciare macchie gialle. Evita il contatto con i vestiti fino a completo assorbimento.

 

  1. Come posso rimuovere le macchie dai tessuti causate dai solari?

Per eliminare le macchie causate dai solari, è consigliabile fare un pretrattamento con acqua tiepida e sapone di Marsiglia seguito da un lavaggio in lavatrice con programma “normale” e/o secondo quanto indicato nell’etichetta dell’indumento.

Se le macchie non vanno via, puoi usare un prodotto smacchiante specifico, seguendo attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta. Termina sempre con un lavaggio delicato a 30 °C usando un detersivo liquido.

Evita assolutamente l’uso di candeggina, prodotti sbiancanti in polvere o lavaggi ad alta temperatura, che possono peggiorare la situazione.

 

  1. Cosa fare se il solare mi causa allergie o irritazioni?

Scegli prodotti per pelli sensibili, privi di profumo e con alta protezione UVA. Cerca formule ipoallergeniche. I filtri UV sono generalmente ben tollerati, anche se alcuni possono essere più sensibilizzanti di altri.

Queste reazioni allergiche possono essere dovute a specifici ingredienti presenti nelle formule o a fragranze, una combinazione di ingredienti oppure una reazione incrociata provocata dall’utilizzo con altri prodotti.
Le reazioni allergiche sono soggettive, bisogna sempre confrontarsi con il proprio medico dermatologo in caso di allergie note e verificare che le sostanze non siano presenti nel prodotto (leggendo INCI) oppure in caso di effetti avversi a seguito dell’utilizzo del prodotto sospendere immediatamente l’utilizzo e segnalarlo al proprio medico.

 

  1. Cosa significa 'invisibile' su un solare spray?

Il termine “invisibile” fa riferimento esclusivamente all’aspetto del prodotto sulla pelle, che non lascia l’effetto bianco tipico delle creme solari classiche grazie alla sua formulazione oleo-alcolica nebulizzata. Non si riferisce alla sua capacità di non lasciare tracce sui vestiti.

 

Solari per bambini

  1. Quali prodotti usare per i bambini piccoli?

Formule dermopediatriche senza profumo, con SPF 50+, testate dermatologicamente e resistenti all’acqua come EuPhidra Latte Solare Dermopediatrico spf 50+ da 50 ml indicato fin dai 3 mesi, oppure Latte Solare Dermopediatrico spf 50+ disponibile anche nella versione Latte Spray.

 

  1. Ci sono solari senza profumo adatti ai bambini?

Sì, esistono prodotti pensati per la pelle sensibile dei bambini. Tutti i solari dermopediatrici EuPhidra sono senza profumo.

 

  1. I bambini possono usare le creme solari per adulti?

È preferibile usare solari specifici per bambini, più delicati e sicuri per la loro pelle ancora molto delicata.

 

Informazioni specifiche sui prodotti EuPhidra

  1. Il solare applicato su mio figlio mi ha sciolto lo smalto unghie. È sicuro?

Rassicuriamo sulla sicurezza del prodotto che risulta conforme alla normativa di riferimento per i prodotti cosmetici e, in particolare, per i protettivi solari. La formulazione ha superato i test dermatologici sotto controllo medico ed è stato valutato il profilo tossicologico di tutte le materie prime utilizzate, il quale ha confermato la sicurezza del prodotto, come peraltro documentato nell’ampia documentazione che costituisce il dossier di prodotto.

 

  1. Perchè la protezione viso che dovrebbe essere invisibile non lo è?

Il consiglio per passare il prodotto senza ottenere il fastidioso effetto bianco è di applicarlo sul viso pulito (lavato) e ben asciutto in modo da non emulsionare il prodotto con sebo o sudore. Spalmare bene e aspettare che evapori l’acqua e crei il film idrorepellente.

Per avere le protezioni anche dagli infrarossi e dalla luce blu purtroppo non è possibile avere formule completamente trasparenti. Ma tra quelle presenti sul mercato della stessa categoria è una tra le più leggere e invisibili.

In teoria tutte le emulsioni sono idratanti perché contengono emollienti, principalmente quelle filmogene come i solari. La formazione del film rallenta la perdita di acqua cutanea. Non è contenuto nessun attivo idratante ma degli attivi antiossidanti protettivi (i polifenoli di oliva nella ultra e flavonoidi di ginkgo biloba nella crema schermo invisibile).

 

  1. I filtri della protezione solare spray 50+ dermopediatrico sono fisici o chimici?

Quelli che utilizziamo sono filtri chimici fotostabili e filtri di ultima generazione. Gli ultimi sono dei mix di filtri fisici (cuore) e filtri chimici (rivestimento esterno).

 

  1. Cosa significa che la formula è 'dermopediatrica'?

È una formula testata per neonati e bambini, con filtri selezionati per alta tollerabilità e protezione. Tutte le formule dermopediatriche EuPhidra sono inoltre ipoallergeniche, ovvero formule che non contengono nessuna sostanza riconosciuta come allergene.

 

  1. Qual è la differenza tra le referenze Latte Solare Dermopediatrico spf 50+ da 50ml e Latte Solare Dermopediatrico spf 50+ da 200ml?

Il primo è formulato per neonati (da 3 mesi), con protezione potenziata e pochi filtri molto efficaci. Il secondo è consigliato a partire da 1 anno, ed è disponibile nel formato famiglia.

 

  1. Posso utilizzare un solare aperto lo scorso anno?

In generale, non è consigliabile utilizzare una crema solare aperta l'anno precedente, soprattutto se è stata esposta a calore o luce solare diretta. Sui solari EuPhidra non è presente una data di scadenza ma il PAO (Period After Opening): il simbolo del barattolo aperto con un numero (es. 12M = 12 mesi dopo l’apertura). Dopo questo periodo, il prodotto potrebbe non essere più efficace o sicuro.
I filtri solari, in particolare quelli chimici, si degradano nel tempo. Un solare vecchio potrebbe non proteggere più adeguatamente, esponendo la pelle a scottature e danni UV.
Se il prodotto ha cambiato odore, colore, consistenza, o si è separato (es. parte liquida e parte cremosa), va assolutamente buttato.

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